Amleto Cataldi

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Amleto Cataldi (Napoli 1882 - Roma 1930) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Apprende le prime nozioni artistiche dal padre, intagliatore in legno; giunto a Roma, frequenta la Libera Scuola di via Ripetta e lavora infaticabilmente. Il suo esordio espositivo avviene nel 1904, alla mostra degli Amatori e Cultori, che tre anni dopo lo premia per l gruppo L ultimo gesto di Socrate. Esegue poi uno dei gruppi bronzei destinati ad Ornare il ponte Vittorio Emanuele di Roma (1910) e la fontana dell'Anfoa presso la Casina Valadier (1911). Da sempre interessato all'arte classica, negli anni Venti Cataldi aderisce ai modi neoquattrocentisti e al recupero della statuaria arcaica e classica greca. Abile ritrattista, restano a testimoniarlo il monumento al Cardinale Ferrari davanti al Santuario della Madonna del Rosario a Fontancellato e il busto di Giosue Carducci per l'Aula Capitolina in Roma. Al 1923 risale la personale tenutasi alla Galleria Devombez di Parigi; in quell'occasione Cataldi espone ben trenta opere e ottiene un grande successo. Alcuni pezzi sono acquistati dal Petit Palais e dal Museo del Lussemburgo. Espone ancora in Francia, alle Tuileries, due bronzi, Galateae Fanciullo, negli anni 1929 e 1930. Presente alle Biernnali veneziane e romane, partecipa anche a molte altre esposizioni nazionali ed estere e si dedica contemporaneamente all'insegnamento di plastica Ornamentale nell'Istituto romano di San Michele. La Prima Quadriennale di Roma, nel 1931, gli dedica una piccola retrospettiva, con cinque opere. Recentemente Cataldi è stato ricordato nella mostra "Roma Anni Venti", tenutasi a palazzo Rondanini alla Rotonda nel 1990.

Fonte: La Scultura italiana del primo Novecento

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